mercoledì 17 novembre 2010

VALPOLICELLA 2009 - D.O.C. - Pietro Zardini

...il tappo in silicone un po' mi ha lasciato deluso... forse è solo una mia menata (...non credo) ma togliere il piacere di annusare il tappo dopo aver aperto un vino è sempre un po' un peccato..


Della visita alla cantina del produttore Pietro Zardini durante il Valpolicella tour ne ho già parlato durante la recensione dell'Austero, il Ripasso di casa Zardini... in attesa di stappare l'Amarone parliamo invece di questo Valpolicella D.O.C., se vogliamo il meno importante dei vini prodotti da questa azienda vinicola. Il prezzo ovviamente ne è conferma, 4euro alla bottiglia in cantina... ovviamente il meno caro del lotto.

Meno caro significa meno buono?? In questo caso ovviamente si, è chiaro che Ripasso e Amarone sono un gradino sopra (e quindi anche più costosi).

Comunque è giusto provare anche i così detti vini minori...quelli che costano poco, vanno giù lisci e si adattano benissimo alle cene di tutti i giorni, e che qualche volta ci sanno anche stupire per caratteristiche inaspettate per una bottiglia di così poco costo.

Allora, composizione.. Corvina 60% - Rondinella 25% - Molinara 10% - Altre Uve 5, gradazione alcolica 12,5% vol. affinamento in botti di rovere 8/12 mesi e successivamente in acciaio. Vino da bere piuttosto giovane, da servire intorno ai 16°C.

All'aspetto si presenta di un rosso granata abbastanza limpido, fluido, discretamente profumato, non molto alcolico.. direi tranquillo da bere, un vino che all'olfatto non presenta particolarità spiccate, ma che fa dell'equilibrio e della semplicità il suo punto di forza.

Ideale da bere con qualsiasi tipo di pietanza... un buon vinello da stappare senza impegno.. 

A proposito dello stappare.. ok che è un vino da 4euro ma il tappo in silicone un po' mi ha lasciato deluso... forse è solo una mia menata (...non credo) ma togliere il piacere di annusare il tappo dopo aver aperto un vino è sempre un po' un peccato.. comunque per questa tipologia di vini ci può stare... forse dovrebbero obbligare i produttori a segnalare il tappo in silicone nell'etichetta... alla fine si parla pur sempre di un vino disciplinato come D.O.C. Comunque il vino è ok...

2 commenti:

  1. per i vini non da invecchiamento il tappo
    in silicone e' concesso
    non altera assolutamente la qualita' del vino
    non ne farei un dramma
    per vini da invecchiamento invece il sughero e' obbligatorio

    RispondiElimina
  2. Niente drammi... ho beccato alcune bottiglie davvero interessanti e di produttori rispettabilissimi con il tappo siliconico...

    Diciamo che quando tagli la plastichina e ci trovi sotto il tappo in silicone ti prende un pò la tristezza e scende la poesia.. ma va bè.. sono un romantico (bastardo) del vino..

    RispondiElimina

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